E’ andata! La Natalina costituisce il mio esordio nelle gare podistiche, vabbè a onor del vero devo parlare di mezzo esordio visto che ho corso la non” competitiva”, ma per il sottoscritto questa era una tappa importante, un obiettivo anche se piccolo,da raggiungere.
L’atmosfera che si respirava prima della partenza mi ha riportato indietro negli anni (venti, sigh!!), mi ha portato al ricordo di quel giorno, quando ragazzetto, calzate le scarpe chiodate, affrontavo l’ultimo giro della morte, l’ultimo 400, l’ultima gara. Quei gesti che si sono ripetuti, gli ordini dello speaker, lo sparo dello starter, mi hanno dato una voglia e una carica in più.
Già, quell’ultima gara, la ricordo come oggi, volevo stupire, volevo stupirmi, volevo terminare la mia carriera da atleta con un tempo straordinario, avevo deciso di partire forte come se non fosse una gara di 400 m, ma un 200 e resistere fino alla fine. Così feci, primi 200m a tutta birra, ai 250 m iniziai a soffrire, ai 300m cominciai a cedere, il giro di pista non finiva mai, quel tempo e quella distanza sembravano enormi. Arrivai al traguardo sfiancato, senza ossigeno, barcollando, ma avevo fatto il personale!
Quell’ultima gara….. Poi con il passar degli anni mi sono dedicato esclusivamente alle gare enogastronomiche che hanno portato negli ultimi dieci anni ad un deciso crollo fisico. Sono arrivato a pesare 110Kg per 180 cm di altezza, un po’ troppo, dovevo far qualcosa, muovermi, fare dello sport oppure una dieta. Una dieta? Io? Nooo! Impossibile! L’unica via era lo sport, riniziare a correre sembrava un’impresa e oltretutto avevo una sorta di rigetto, un blocco psicologico, forse dettato dai tosti allenamenti fatti in gioventù. Poi grazie al mio amico Micio (lui integerrimo professionista dello sport) che mi ha spronato e che mi ha seguito nei primi tentativi, ho riniziato a corricchiare.
Sinceramente i miei obiettivi non sono quelli di partecipare alle maratone o raggiungere chissà quali tempi, il mio obiettivo principale è quello di trovare quantomeno una forma fisica accettabile, una forma fisica che ti far star bene con il corpo e con la mente.
Ho iniziato a fine ottobre, pesavo 110 kg ora ne peso 100, sono ancora tanti, devo ancora scendere(i prossimi sono difficili) ma comincio ad essere soddisfatto, inizio a vedere qualche risultato senza aver fatto grandi sforzi dietetici, certo sto attento (tranne in questo periodo, ahimè), cerco di non esagerare con le porzioni .
Le gare, gli obiettivi, anche se non d’importanza rilevante ai fini sportivi costituiscono tappe fondamentali per avere degli stimoli. Stimoli che ti fanno andare avanti, che determinano la costanza.
Ora il prossimo obiettivo sono i 4 km della “non competitiva” della Roma Marathon!
Poi chissà, vediamo, l’appetito vien mangiando…
L’atmosfera che si respirava prima della partenza mi ha riportato indietro negli anni (venti, sigh!!), mi ha portato al ricordo di quel giorno, quando ragazzetto, calzate le scarpe chiodate, affrontavo l’ultimo giro della morte, l’ultimo 400, l’ultima gara. Quei gesti che si sono ripetuti, gli ordini dello speaker, lo sparo dello starter, mi hanno dato una voglia e una carica in più.
Già, quell’ultima gara, la ricordo come oggi, volevo stupire, volevo stupirmi, volevo terminare la mia carriera da atleta con un tempo straordinario, avevo deciso di partire forte come se non fosse una gara di 400 m, ma un 200 e resistere fino alla fine. Così feci, primi 200m a tutta birra, ai 250 m iniziai a soffrire, ai 300m cominciai a cedere, il giro di pista non finiva mai, quel tempo e quella distanza sembravano enormi. Arrivai al traguardo sfiancato, senza ossigeno, barcollando, ma avevo fatto il personale!
Quell’ultima gara….. Poi con il passar degli anni mi sono dedicato esclusivamente alle gare enogastronomiche che hanno portato negli ultimi dieci anni ad un deciso crollo fisico. Sono arrivato a pesare 110Kg per 180 cm di altezza, un po’ troppo, dovevo far qualcosa, muovermi, fare dello sport oppure una dieta. Una dieta? Io? Nooo! Impossibile! L’unica via era lo sport, riniziare a correre sembrava un’impresa e oltretutto avevo una sorta di rigetto, un blocco psicologico, forse dettato dai tosti allenamenti fatti in gioventù. Poi grazie al mio amico Micio (lui integerrimo professionista dello sport) che mi ha spronato e che mi ha seguito nei primi tentativi, ho riniziato a corricchiare.
Sinceramente i miei obiettivi non sono quelli di partecipare alle maratone o raggiungere chissà quali tempi, il mio obiettivo principale è quello di trovare quantomeno una forma fisica accettabile, una forma fisica che ti far star bene con il corpo e con la mente.
Ho iniziato a fine ottobre, pesavo 110 kg ora ne peso 100, sono ancora tanti, devo ancora scendere(i prossimi sono difficili) ma comincio ad essere soddisfatto, inizio a vedere qualche risultato senza aver fatto grandi sforzi dietetici, certo sto attento (tranne in questo periodo, ahimè), cerco di non esagerare con le porzioni .
Le gare, gli obiettivi, anche se non d’importanza rilevante ai fini sportivi costituiscono tappe fondamentali per avere degli stimoli. Stimoli che ti fanno andare avanti, che determinano la costanza.
Ora il prossimo obiettivo sono i 4 km della “non competitiva” della Roma Marathon!
Poi chissà, vediamo, l’appetito vien mangiando…