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mercoledì 31 ottobre 2007
GRANPREMIO GROTTAROSSA
Non certamente per chi è abituato a correre le ultramaratone o le skymarathon, ma per me che partecipo alle garette di quartiere, questi 11 km di salite e discese sono stati veramente duri. La difficoltà del tracciato era motivo di discussione già durante le fasi di riscaldamento, corridori che chiedevano informazioni sul numero e lunghezza delle salite.
La cosa più bella di queste iniziative è l’ atmosfera che si respira, dove s’ incontrano persone di tutte le età che condividono la stessa passione per la corsa senza l’ esasperazione presente in altri sport.
Il pacco gara consisteva in una polo d’ allenamento con il logo della manifestazione (finalmente qualcosa di diverso, rispetto, alla solita maglietta!) La fortuna ha voluto (sono milanista) che avesse i colori rossoneri e una misura accettabile. Marco da bravo reporter ha ripreso con la sua macchina fotografica tutti i concorrenti alla partenza; per cui chi è interessato si può guardare il video presente sul blog. Partenza in scioltezza, subito la discesa di quasi 2 km, che haimè, si sarebbe trasformata nella salita finale verso il traguardo. Primo chilometro in 4’27” e ho cercato di mantenere, quel ritmo, senza forzare, per risparmiare l’ energia in vista delle salite. Bellissimo il tratto all’ interno del circolo del golf dove ho percorso un lungo tratto con un ragazzo dell’ Atletico Monterotondo che mi ha staccato leggermente alla prima salita che ha preceduto il muro. Una salita con una pendenza esagerata, infatti ho superato diversi concorrenti che l’ hanno affrontata camminando. Usciti dal golf, spettacolare l’ elicottero con il motore acceso al lato della corsa. Superato l’ ospedale Sant’ Andrea, la temuta e già citata salita finale affrontata passo dopo passo con lo sguardo fisso sulla punta dei piedi e con la mente annebbiata dalla fatica. Entrati nel Parco della Pace ho dovuto anche sprintare per aggiudicarmi la 259a posizione, dato che un ragazzo ha tentato di superarmi negli ultimi 100 metri (non si fa!).
Bella gara!
Ottimo il ristoro! Praticamente un pranzo con rigatoni all’ amatriciana, fagioli, pane e nutella etcc. Ristoro che ha potuto apprezzare anche Marco, giustamente, dato il suo impegno nel seguire la gara e documentarla per il blog.
martedì 30 ottobre 2007
Foto Gran Premio Grottarossa 2007
lunedì 29 ottobre 2007
gara gran premio grottarossa
domenica 28 ottobre 2007
mercoledì 24 ottobre 2007
Tabelle Test di Cooper
Tabella del test di Cooper (Uomini) Distanza percorsa in metri Età Fino a 30 Da 30 a 39 Da 40 a 49 Oltre i 50 Stato di forma Scarso Fino a 1610 Fino a 1530 Fino a 1370 Fino a 1200 Sufficiente 1610-2000 1530-1840 1370-1670 1290-1590 Discreto 2010-2400 1850-2240 1680-2080 1600-2080 Buono 2410-2800 2250-2640 2090-2480 2090-2400 Ottimo oltre 2810 oltre 2650 oltre 2490 oltre 2410
Tabella del test di Cooper (Donne) Distanza percorsa in metri Età Fino a 30 Da 30 a 39 Da 40 a 49 Oltre i 50 Stato di forma Scarso Fino a 1530 Fino a 1370 Fino a 1200 Fino a 1100 Sufficiente 1540-1840 1380-1670 1210-1540 1110-1350 Discreto 1850-2160 1680-2000 1550-1840 1360-1670 Buono 2170-2640 2010-2480 1850-2320 1680-2160 Ottimo oltre 2650 oltre 2490 oltre 2330 oltre 2160
Autovalutazione
Il primo passo e il primo obbiettivo di chi voglia dedicarsi alla corsa è la conoscenza di se stessi. Solo conoscendo bene il proprio corpo si potrà dare il meglio e nello stesso tempo non andare oltre i propri limiti. Con il tempo e l'esperienza imparerete ad interpretare i segnali che il corpo vi invia, a superare i momenti di crisi, a correre ai limiti del vostro potenziale. La corsa è in gran parte una questione di testa. E anche la testa necessita di allenamento. In realtà sfruttiamo solo una minima parte delle nostre possibilità. Con l'allenamento non solo si migliorano queste possibilità, ma soprattutto si impara a sfruttarle fino in fondo.Per cominciare è utile sapere qual è il nostro stato di forma.
Il test di Cooper
Se volete una misura oggettiva della vostra condizione potete effettuare il test di Cooper. Tutto ciò di cui avete bisogno è una pista di atletica (quelle omologate misurano tutte 400m) e un orologio. Il test di Cooper consiste nel cercare di coprire, mantenendo una velocità costante, la massima distanza in 12 minuti, senza arrivare alla scadenza in condizioni di affanno (cuore oltre i 150 battiti al minuto, respiro molto affannato, gambe dure...). Ad ogni distanza percorsa, in funzione dell'età e del sesso corrisponde uno stato di forma. Potete verificare il vostro nella tabella del test di Cooper. Inoltre il test vi aiuterà a capire dove è situata la vostra soglia anaerobica.
La soglia anaerobica
Avere un'idea di dove sia situata la vostra soglia anaerobica è di fondamentale importanza per allenarsi bene.Ma che cos'è la soglia anaerobica? Il nostro corpo ha due modi per produrre energia: uno per gli sforzi intensi e brevi in cui si serve solo degli zuccheri (processo anaerobico) e uno per gli sforzi più lunghi e meno impegnativi in cui per bruciare gli zuccheri si serve dell'ossigeno (processo aerobico). Il lancio del peso, o i cento metri sono sforzi tipicamente anaerobici; la maratona o il ciclismo al contrario sono sports aerobici. C'è una soglia che determina quando lo sforzo è troppo intenso e veloce per riuscire a produrre energia col metodo aerobico. Vale a dire che se stiamo correndo in tutta tranquillità e ad un certo punto cominciamo progressivamente ad accelerare ci sarà un'andatura oltre la quale il nostro corpo non riuscirà più a produrre energia col metodo aerobico e sarà costretto a servirsi congiuntamente di quello anaerobico, bruciando gli zuccheri senza usare ossigeno. Per questo, per altro, è di fondamentale importanza avere una dieta ad alto tenore di carboidrati, che cosituiscono, insieme all'ossigeno, il combustibile del nostro motore. Purtroppo il risultato di questa combustione è la produzione di acido lattico, una sostanza inquinante che lentamente avvelena i muscoli, bloccandone l'azione. Grazie all'allenamento si può abituare il muscolo a lavorare in presenza di grandi quantità di acido lattico.La soglia anaerobica è quindi l'andatura, misurata come tempo/km, alla quale si passa alla produzione di energia con il metodo anaerobico. Se avete fatto il test di Cooper correttamente avrete corso intorno alla vostra soglia anaerobica: quindi se avete percorso 3km la vostra soglia anaerobica sarà intorno ad un tempo di 4min./km. Se correte più forte non riuscirete a tenere l'andatura per molto tempo, più piano al contrario vi sembrerà di fare molta meno fatica. Il modo più semplice per trovare la vostra soglia è quindi fare delle prove ad andature diverse su una distanza di 5km. In tre o quattro volte (non lo stesso giorno!) troverete l'andatura massima che riuscite a sostenere. Come visto, uno dei risultati più importanti di un buon allenamento è migliorare questa soglia: per questo bisogna sapere dove è situata in modo da riuscire a correre sul confine e potersi migliorare. E' un po' come se ad ogni allenamento voi abbatteste un muro. Questa opera che è veramente distruttiva è per forza anche dolorosa. Quando poi tornate a casa a riposarvi e a dormire, il vostro corpo ricostruisce il muro un po' più in là... questo spostamento è il vostro miglioramento! A quel punto dovrete correre un po' più forte per abbattere di nuovo il muro.
Il test di Conconi
E' sicuramente il metodo più scientifico per trovare la propria soglia anaerobica, ma è anche il più complesso. Scopo del test è arrivare a disegnare un diagramma che riporti in ascissa la velocità della corsa e in ordinata le pulsazioni, simile a quello della figura. Naturalmente all'aumentare della velocità aumentano le pulsazioni, ma ad una certa andatura il diagramma diventa più verticale disegnando un angolo. In questo punto, denominato di flessione, si situa la soglia anaerobica. Per arrivare a disegnare questo diagramma è necessario correre delle serie da 5 di cento metri. Ad ogni "cento" si prendono il tempo e le pulsazioni. Tra un cento e l'altro è necessario recuperare appieno. Alla fine della prima serie, corsa possibilmente sempre alla stessa velocità, si scartano il risultato migliore e quello peggiore e si fanno le medie del tempo e delle pulsazioni. Si procede quindi con la seconda serie che sarà compiuta ad una velocità leggermente superiore. Si continua così accelerando di volta in volta. Ogni serie rende un solo tempo ed un solo livello di pulsazioni. Costruendo un grafico con i dati raccolti, si otterrà una retta spezzata al livello della soglia. Andando a leggere il tempo corrispondente e moltiplicandolo per dieci per rapportarlo ad un chilometro si otterrà il livello della soglia anaerobica come tempo/km. Nell'esempio della figura la flessione è situata ad un tempo di 23 secondi sui 100m. che equivale a 3min. e 50sec. al chilometro.
venerdì 19 ottobre 2007
Per cominciare
E' sempre dura iniziare o ricominciare a correre, ci vuole forza di volontà e soprattuto ci vuole una buona costanza nell'eseguire con meticolosità il programma di allenamento prefisso.
Però, una volta metabolizzata l'idea del sacrificio, dopo qualche settimana di allenamento si inizia ad intravedere qualche risultato, un po' di pancetta e qualche chilo in meno, un senso di benessere fisico e mentale. Risultati che stimolano ad andare sempre avanti.
Come detto prima, è sempre difficile iniziare a correre e in particolare che tipo di allenamento intraprendere, qui sotto vi posto una tabella di un ipotetico tipo di allenamento per novizi, articolata su 14 settimane.....un buon allenamento per diventare runner!!
Settimana | Numero delle sedute | Allenamento | Totale lavoro in minuti |
1 | 3 | 2' cammino + 1' corsa x 8 volte | 24' |
2 | 3 | 2' cammino + 1' corsa x 8 volte | 24' |
3 | 3 | 3' cammino + 2' corsa x 6 volte | 30' |
4 | 3 | 3' cammino + 2' corsa x 6 volte | 30' |
5 | 3 | 3' cammino + 4' corsa x 6 volte | 42' |
6 | 3 | 3' cammino + 5' corsa x 5 volte | 40' |
7 | 3 | 3' cammino + 6' corsa x 5 volte | 45' |
8 | 3 | 3' cammino + 10' corsa x 4 volte | 52' |
9 | 3 | 3' cammino + 15' corsa x 3 volte | 54' |
10 | 3 | 5' minuti di riscaldamento + 25 minuti di corsa + 5' di cammino + 20' di corsa | 55' |
11 | 3 | 5' minuti di riscaldamento + 30 minuti di corsa + 5' di cammino + 20' di corsa | 60' |
12 | 3 | 5' minuti di riscaldamento + 45 minuti di corsa + 5' di cammino + 10' di corsa | 65' |
13 | 3 | 5' minuti di riscaldamento + 45' minuti di corsa + 5' di cammino + 10' di corsa | 65' |
14 | 3 | 5' minuti di riscaldamento + 10 km di corsa |
martedì 16 ottobre 2007
E' ORA DI FARE SUL SERIO
Se finora, per via del caldo, ci siamo limitati ad effettuare solamente lunghi ad andature veramente lente; con l' aria frizzantina, è ora di iniziare ad inserire, nella settimana, anche qualche medio e se non proprio ripetute, qualche fartlek.
Gli stimoli non mancano, perchè il fine settimana, in questo periodo è pieno zeppo di gare per tutti i gusti e capacità.
Senza pretese d' insegnare a nessuno quanto e come correre, posso dare qualche indicazione come organizzerei io una settimana di allenamento. Tre uscite settimanali, di cui la prima, dedicata al lungo (minimo 12 km) ad un' andatura che ci permetta di respirare con non troppo affanno. La seconda uscita, un medio (8-10 km) con uno sforzo intorno alla nostra soglia anaerobica (si calcola, approsimativamente, anche con il test di Cooper). Ultima uscita della settimana meglio un fartlek, piuttosto che le ripetute, consistente in 10 minuti tranquilli e 5 minuti a ritmo sostenuto ripetuto per 4 volte. Ricordatevi, sempre, prima e dopo l' allenamento di fare stretching.
Non è certo un programma da professionista, ma è sufficiente per rendere la corsa un pò meno noiosa ed efficace.
Buon divertimento!
sabato 13 ottobre 2007
Immagini e Curiosità storiche
Il "Campione dei Campioni" Walter G. George, l'atleta dilettante correva per il miglio nel 1886, 4:12.75, un record che resisterà per ben 29 anni!
Payson Edward Weston, il padre del podismo moderno, nel 1861, ha camminato per 478 miglia (769 chilometri) da Boston, Massachusetts, a Washington, DC in 10 giorni e 10 ore, dal 22 febbraio al 4 marzo. Durante la passeggiata, di fronte neve, pioggia e fango, cadde più volte. Si concedeva al massimo 6 ore di sonno e di solito mangiava durante la marcia
Olimpiadi di Helsinki 1952. E' l'olimpiade dell'uomo chiamato cavallo: Emil Zatopek. In questa edizione dei giochi olimpici questo grande atleta è riuscito in un'impresa che nessuno fino ad oggi ha eguagliato vincedo 5.000 mt, 10.000 mt e maratona, quet'ultima col tempo di 2h23'03". Già quattro anni prima a Londra si impose nei 10.000 mt vincendo anche la medaglia d'argento nei 5.000 mt.
Ai Giochi di Roma nel 1960, la leggenda vuole che Abele Bikila corse e vinse l'intera distanza della maratona senza scarpe. In realtà partì con le scarpe; avendo avuto però problemi ad una di esse durante il percorso decise di continuare senza calzature.
Emilio Lunghi (Genova, 16 marzo 1886 – Genova, 25 settembre 1925) è stato un atleta italiano, distintosi nell'atletica leggera.
Specializzato nel mezzofondo, conquistò per l'Italia la prima medaglia (d'argento) in una Olimpiade, classificandosi secondo negli 800 mt piani ai Giochi di Londra del 1908
giovedì 11 ottobre 2007
Blood Runner
La Blood Runner con il suo motto “Corri a donare il sangue” vuole promuovere la cultura della donazione in particolare nel mondo dello sport nonché nell’infanzia e nell’adolescenza.
Ogni anno nel solo Lazio vengono a mancare decine di migliaia di sacche di sangue indispensabili alla vita di tante persone affette da gravi patologie, l’obiettivo di questa manifestazione è quella di sensibilizzare tutti i cittadini al fine di raggiungere l’autosufficienza con le donazioni.
La gara competitiva si svolgerà, con la collaborazione tecnica dell’ACSI Campidoglio Palatino, sulla distanza di 10 Km, corsa non competitiva di km 5, seguirà la passeggiata non competitiva di Km. 2 e la bellissima corsa delle “Goccioline” riservata ai bambini.
Il percorso:Piazzale Napoleone I, Viale Valadier, Viale dell’Orologio, Viale delle Magnolie, Viale Pietro Canonica, Viale del Giardino Zoologico, Viale dell’Uccelleria, Viale Museo Borghese, Viale Goethe, Via San Paolo del Brasile, Viale delle Magnolie, Viale di Villa medici, Piazzale Napoleone I (Fine primo giro e non competitiva, Viale Valadier, Viale dell’Orologio, Viale delle Magnolie, Viale Pietro Canonica, Viale del Giardino Zoologico, Viale dell’Uccelleria, Viale Museo Borghese, Viale Goethe, Via San Paolo del Brasile, Viale delle Magnolie, Viale di Villa medici, Piazzale Napoleone I (Fine corsa competitiva).
Per ulteriori informazioni e iscrizioni potete consultare il seguente sito:
http://www.bloodrunner.it/
lunedì 8 ottobre 2007
IL buon senso, questo sconosciuto...
"Maratona tragica: un morto e 350 feriti
Il caldo e l'umidità trasformano la gara di Chicago in una via crucis. Gli organizzatori: «Inascoltato il nostro stop»
CHICAGO - Maratona tragica a Chicago. A causa del caldo e in particolare di un'umidità terribile, la gara è finita con un bilancio drammatico: un mortoe 350 rioverati in ospedale. Una gara ad eliminazione nella quale i concorrenti non hanno dato ascolto agli organizzatori che volevano fermarli. L'ordine di interrompere la gara, assicurano gli organizzatori, era stato dato a metà corsa, quando il termometro segnava i 31 gradi centigradi e soprattutto il tasso di umidità toccava l'86%, senza peraltro posti di approvvigionamento sul percorso.
Chad Schieber, 35 anni, originario del Michigan, ha perso conoscenza mentre percorreva il quartiere di South Side. Il suo decesso è stato accertato poco dopo all’ospedale dei veterani, secondo la polizia giudiziaria della contea di Cook.
LO STOP ALLA GARA E' CADUTO NEL NULLA - «Abbiamo provato a blocare la corsa, ma migliaia di corridori hanno attraversato le barriere, saltando sopra le biciclette dei poliziotti: semplicemente, non si volevano fermare», ha spiegato Joe Roccasalva, portavoce dei pompieri di Chicago incaricati della sicurezza. Dei 36.000 iscritti, 25.000 hanno concluso la gara, di cui solo 4.000 prima che venisse impartito l'ordine di interruzione. La maratona è stata vinta dal keniano Patrick Ivuti, in 2 ore, 11 minuti e 11 secondi. "
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Magari qualche volta è meglio fare un passo indietro e non considerarsi dei superman.
L'umiltà e il buon senso dovrebbero trionfare e salire sul gradino più in alto del podio.
domenica 7 ottobre 2007
La mia "RUN FOR FAMILY"
Comunque se così fosse, per quanto mi riguarda, si tratta di un ottimo tempo.
Via! Finalmente si parte, e come sempre parto troppo forte, infatti i primi 2 km, li faccio a stretto contatto con i primi tre con un ritmo veramente sostenuto, che puntualmente pago alla prima salita, quella che costeggia il Luneur. Comincio ad accusare dolore al fegato ed è il segnale che sto spingendo oltre le mie possibilità, sono costretto a diminuire l' intensità e mi vedo raggiungere e superare da un corridore che mi sprona ad aumentare la frequenza dei passi che ovviamente non sono in grado di fare.
Soffrendo percorro i viali del laghetto zigzagando tra le persone che passeggiano e intuendo il percorso, seguendo quelli che mi precedono a vista (altra nota negativa per l' organizzazione). Fortunatamente, il percorso non è lungo, per cui la sofferenza è, relativamente, breve. Dopo l' ultima salita per raggiungere il traguardo, finalmente, la salvezza e la sorpresa per l' ottimo tempo effettuato.
In conclusione; una gara breve e intesa che, nonostante le pecche, dato lo spirito di amicizia e incontro, si può definire soddisfacente, se poi mi è permesso un suggerimento: avrebbero dovuto promuoverla meglio e soprattutto correrla in un' altra data, per via della concomitanza di troppe gare in questo weekend.