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sabato 26 gennaio 2008

Metodo First

Girovagando su internet ho trovato un interessante articolo tratto dalla rivista Runner World, su un metodo di allenamento che funziona altrettanto bene sia per la preparazione delle distanze corte, come i 5 km, sia per la preparazione della maratona. Il metodo di allenamento in questione, denominato “First”, in sostanza mette in dubbio il fatto del più corro più vado veloce, anzi propone, per migliorare i propri tempi e condizione, di fare solo tre uscite settimanali, integrando negli altri giorni sport alternativi. Vi posto qui sotto l’articolo in questione:
“” Negli anni Ottanta, correvo sei giorni alla settimana. A un certo punto decisi di partecipare a un triathlon, il che comportò l’aggiunta di allenamenti di ciclismo e nuoto al mio consueto programma. Io e il mio compagno di allenamento, Scott Murr, migliorammo giorno dopo giorno fino a giungere rapidamente a un punto in cui era impossibile progredire ulteriormente. Scott ed io ci chiedemmo allora come sbloccare la situazione e decidemmo per l’impensabile: cominciare a correre meno. Ed ecco la sorpresa: la nostra forma fisica migliorò e, a dispetto delle credenze tradizionali (meno corsa = meno velocità nelle 10 km), i nostri tempi di gara si mantennero buoni. Eravamo stupiti, la nostra esperienza rimetteva in discussione la storica convinzione di tanti runners e ricercatori, noi compresi: più si corre, meglio è. Scott aveva da poco conseguito la laurea in Scienze Motorie alla Furman University di Greenville, nella South Carolina, dove il sottoscritto insegnava alla facoltà di Salute e Scienza dello sport. Le nostre corse di allenamento si trasformarono così in conversazioni sempre più approfondite sulla teoria e i principi dell’attività fisica. Molto presto, cominciammo a sviluppare un approccio scientifico per il nostro nuovo programma di allenamento. Dal momento che le corse erano limitate, ognuna doveva avere il suo valore, così cominciammo a modificare ritmi e distanze delle nostre prove ripetute, dei fondi medi e della corsa lenta. Durante i giorni di riposo andavamo in bicicletta, remavamo e nuotavamo, il tutto per rispondere alla domanda: quali tipi di attività aerobiche completano meglio la corsa? In questo modo ottenemmo la formula base del nostro programma: tre corse di qualità svolte a ritmi determinati si completano perfettamente con due giorni di pratica di sport alternativi. Nel 2003, insieme al fisiologo sportivo Ray Moss e al tecnico Mickey McCauley, fondammo il Furman Institute of Running and Scientifi c Training (First) e cominciammo a testare il nostro programma su un campione di corridori di tutti i tipo: veloci, lenti, donne, uomini, giovani, vecchi, principianti, veterani. Nei tre anni successivi orde di runners giunsero a Greenville. Facevano i test di valutazione e si portavano a casa il programma da svolgere in modo del tutto indipendente. Dopo 16 settimane di allenamento, il 100% dei runners aveva migliorato la propria forma e il 70% aveva ottenuto il record personale sulla maratona. Negli ultimi due anni, più di 1.000 runners - maratoneti con record ben sopra le 5 ore o sotto le 3, ma anche principianti che preparavano la loro prima 5 km - ci hanno scritto per segnalarci i miglioramenti ottenuti tramite il metodo First. Ma i loro commenti non si sono limitati alle prestazioni: «Ho 37 anni, due figli e un lavoro impegnativo. Il vostro programma si adatta perfettamente alla mia vita», «Non mi sono mai sentito a corto di energie», «Non ho mai subìto infortuni». Questo è possibile perché tre giorni di corsa qualitativamente concentrata, abbinati al cross training (pratica di sport alternativi alla corsa), riducono il rischio di sovrallenamento, esaurimento fisico e infortuni. Inoltre la formula leggera e flessibile del First consente ai runners di raggiungere i loro obiettivi senza sacrificare eccessivamente lavoro, salute, famiglia e amici. Il programma può esserti utile in qualunque caso: che tu voglia correre la tua migliore 5 o 10 km, la tua maratona o mezza maratona record, oppure semplicemente diventare un runner più forte e in forma. Bando alla noia Facci caso, le conversazioni di molti corridori cominciano sempre con frasi come «Quante volte hai corso questa settimana?» o «Quanti chilometri hai fatto?», che trascurano l’importanza dell’intensità, ovvero della velocità di ogni allenamento. Il piano First, invece, predilige l’intensità alla frequenza, la qualità alla quantità, la corsa veloce al chilometraggio. Perché? Perché maggiore è l’intensità, migliore sarà il risultato. Per i runners a caccia di record personale, ciò si traduce nel principio della specificità dell’allenamento: se vuoi correre veloce, devi allenarti correndo veloce. Ma anche se il tuo obiettivo non è la prestazione, lavorare duro è comunque utile. Infatti i benefici dell’attività fisica svolta a intensità moderata aumentano notevolmente quando ci si allena a intensità superiori. Il dispendio calorico è maggiore, il che contribuisce a mantenere sotto controllo il peso. La capacità del corpo di utilizzare i grassi aumenta, garantendo così una maggiore resistenza. Inoltre, allenarsi intensamente è il miglior modo per migliorare la capacità aerobica massima, che è poi il miglior indicatore della longevità. L’intensità delle corse del programma First varia nei tre allenamenti settimanali: uno di prove ripetute in pista, un altro di fondo medio e, ancora, un’uscita lunga. Queste tre sedute insieme migliorano il tuo VO2 max (la capacità del tuo organismo di produrre energia utilizzando l’ossigeno) e l’economia della tua corsa (la quantità di ossigeno consumata a una data velocità). I fondi medi insegnano al tuo corpo a correre velocemente più a lungo, allenandolo a utilizzare l’acido lattico che inevitabilmente viene a prodursi, invece di lasciare che si accumuli e ostacoli l’attività muscolare. Sviluppano anche la resistenza, così come le corse lunghe. Nel programma First, la velocità della corsa lunga è maggiore rispetto a quella di altri programmi. Perciò, invece di aumentare soltanto la resistenza, finirai per migliorare anche l’economicità della tua azione. La metodica in questione non è l’unica a proporre tre allenamenti settimanali: la sua peculiarità sta però nel fatto che con le sue tre corse, ciascuna mirata a uno specifico obiettivo di performance, non avrai bisogno di ulteriori chilometri per raggiungere i tuoi obiettivi. Avrai, invece, necessità di tempo per recuperare. Correndo l’indomani di una sessione in pista, per esempio, sottoporresti le fibre muscolari utilizzate per le prove ripetute a uno stress ulteriore. Col tempo, ne risulterebbero affaticamento e mancato adattamento muscolare, e potresti andare incontro a infortuni. Invece, usare quelle stesse fibre muscolari per un’attività diversa dalla corsa ti consente di recuperare, facendo nello stesso tempo crescere il volume di allenamento totale. Nuotare a velocità sostenuta per 1.500 metri, pedalare per 30 km o svolgere da 30 a 60 minuti di un’altra attività aerobica impegnativa, permette ai muscoli impegnati nella corsa di ricaricarsi senza rinunciare ai benefici cardiorespiratori e muscolari. In altre parole, godrai dei vantaggi che otterresti correndo più chilometri, senza quello stress pesante e ripetuto che può portare ad affaticamento e infortuni. Il cross training non solo migliora la forma fisica, ma contribuisce anche variare e rendere più flessibile il tuo programma settimanale. Se piove a dirotto o le strade sono ghiacciate puoi nuotare; se la piscina è chiusa, puoi andare in bicicletta. Così scaccerai la noia e non rischierai il sovrallenamento, e la varietà manterrà alto il desiderio di allenarti.
LA SETTIMANA TIPO









CROSS TRAINING Cerca di praticare uno sport alternativo alla corsa per 30-60 minuti a un’intensità moderatamente alta, caratterizzata da un considerevole aumento della frequenza di respirazione o di un’intensità valutabile intorno a 3 su una scala da 1 a 5. Puoi svolgere lavori brevi e intensi con periodi di riposo, sessioni impegnative di 20-25 minuti o moderate di un’ora o più
RIPETUTE SU PISTA O STERRATO Corri 3-5 km di riscaldamento, quindi esegui da 4 a 8 prove di 800 metri (o diverse combinazioni di ripetute da 400, 800 e 1.200 metri) alla velocità delle tue gare di 5 km. Alla fine, corri 3-5 km come defaticamento
FONDO MEDIO Fai 3-5 km di riscaldamento, quindi corri da 4 a 8 km a una velocità più lenta di 25-30 secondi (o anche leggermente di più) di quella che tieni nelle gare di 5 km. Concludi con 3-5 km di defaticamento.
CORSA LUNGA Da 10 a 32 km (secondo i tuoi obiettivi) a una velocità più lenta di 45-55 secondi (o anche leggermente di più) di quella che tieni nelle tue gare di 5 km
LA VELOCITÀ PERFETTA La velocità degli allenamenti di corsa si basa sul tempo che hai nelle gare di 5 km. Se non partecipi alle gare o non ne hai fatta alcuna recentemente, puoi comunque calcolare il tuo tempo “potenziale” sulla distanza dei 5 km con questo test eseguibile su una pista di atletica di 400 metri.
1 Dopo un riscaldamento di 10 minuti, corri tre volte 4 giri di pista (1.600metri),recuperando tra una prova e l’altra un minuto camminando. Cerca di correre al massimo della velocità mantenibile per tutte e tre le prove.
2 Fai una media dei tre tempi ottenuti. Se ad esempio ottieni 9’08’, 9’12” e 9’16”, la media sarà 9’12”.
3 Aggiungi alla media 15 secondi (9’12” + 15” = 9’27”) e converti questo nuovo risultato tutto in secondi, nel nostro caso pari a 567 (9’ x 60 = 540”, 540” + 27” = 567”)
4 Per determinare il tuo ritmo potenziale al chilometro in una gara di 5 km, dividi per 1,6 il risultato ottenuto (567” : 1,6 = 354”) ed esprimilo in minuti e secondi (354” = 5’54”). Nel nostro caso, dunque, 5’54” sarà il ritmo da utilizzare come riferimento per l’esecuzione dei diversi allenamenti del programma First
5 Se poi t’interessa sapere a quale tempo puoi ambire su una 5 km basta che moltiplichi questo ritmo per 5 (5’54” x 5 =29’32”).
Più qualità che quantità Per beneficiare al massimo del programma è importante svolgere tutti i cinque allenamenti settimanali. Ma ancor di più è importante farli alla velocità giusta. Corri troppo velocemente e crollerai, corri troppo lentamente e non raccoglierai alcun frutto in termini di forma fisica. La maggior parte dei runners che seguono i programmi First trova che i nostri allenamenti sono più veloci, più “duri” di quelli a cui sono abituati. Infatti correre 11 chilometri è una cosa, ma correrli a una velocità di soli 30 secondi più lenta di quella del proprio ritmo gara sui 10 km è un’altra. Tuttavia è proprio nell’intensità il segreto del successo del programma. Molti runners svolgono regolarmente fondi medi e ripetute, ma non al ritmo che consente poi loro di esprimersi al massimo in gara. Se “soffri” le prove ripetute, regolati in modo da riuscire a completare l’allenamento aumentando leggermente di velocità. È preferibile completare la seduta a un ritmo il più possibile costante piuttosto che girare forte nelle prime prove o nei primi chilometri per poi “scoppiare” e finire in calando. Se non hai mai svolto allenamenti di qualità, comincia inserendo nel tuo piano settimanale uno solo dei lavori chiave (corsa lunga, ripetute o fondo medio). Parti correndo a una velocità leggermente superiore a quella abituale e, di allenamento in allenamento, aumentala fino ad arrivare a quella prevista dal First. Aggiungi gli altri due tipi di allenamento nell’arco di un periodo di tre mesi. Sfrutta la percezione dello sforzo sostenuto negli allenamenti di corsa per valutare l’intensità delle due sedute di cross training. Svolgere queste attività a un’intensità moderatamente alta (di un valore pari a 3 su una scala da 1 a 5) migliorerà notevolmente la tua forma fisica. Scegli sport a basso impatto, che ti permettano un migliore recupero muscolare dello stress della corsa. Il piano First prevede programmi di allenamento di 12-16 settimane per gare che spaziano dai 5 km alla maratona (consulta le tabelle con il programma completo per la preparazione delle diverse distanze su www.runnersworld.it). La varietà degli allenamenti rende il programma valido per l’intero anno. Combina in sequenza 3 o 4 programmi plurisettimanali, passando dal programma per i 5 km a quello per i 10 km, e aggiungendo magari un piano per la mezza maratona per un’ulteriore sfida. Oppure svolgi semplicemente gli allenamenti di qualità su distanze proporzionate ai tuoi livelli di forma e ai tuoi obbiettivi. Indipendentemente dal fatto di gareggiare o meno, migliorerai di condizione e di velocità.

giovedì 24 gennaio 2008

Buon Compleanno Micio!





Buon compleanno Micio, altri 101 giorni di questi, sempre in forma e con lo spirito combattivo del vero runner!

martedì 22 gennaio 2008

La mia "Corsa di Miguel"

Mi è capitato nei giorni passati di leggere su “Pensieri di corsa” dell’impossibilità di poter fare il proprio personale alla Corsa di Miguel, per via della ressa presente alla partenza. Dopo averla disputata, non posso far altro che confermarlo.
Nonostante il freddo di Domenica e il disagio nel dover lasciare l’auto lontano dalla partenza, l’affluenza, se non proprio di 4500 atleti, è stata comunque notevole.
Lo starter stava un centinaio di metri più avanti e lì in mezzo sembrava di stare a piazza Navona il giorno dell’Epifania; ho tagliato lo striscione della partenza ben 35” dopo lo sparo. Che fatica i primi chilometri per crearmi un po’ di spazio; tra uno smarcamento e l’altro mi sembrava di essere tornato agli anni in cui giocavo a basket.
Fino al Ponte del Risorgimento (circa 4 km) viaggiavo poco sotto ai 5’ a chilometro con un dispendio di energie esagerato, dovuto allo zigzagare continuo. La pista ciclabile abbastanza sgombra al di là del Tevere mi ha permesso di abbassare la media notevolmente e ad avere la piacevole visione (come già successo al parco dell’Aniene) della marea di gente sulla sponda opposta del fiume che ancora doveva attraversare il ponte del Risorgimento; quei due o tre chilometri li ho percorsi intorno ai 4’10”. A Ponte Milvio, in pieno debito d’ossigeno, ho dovuto stringere i denti e pensare che avrei dovuto correre, solamente, ancora per una decina di minuti, così facendo sono riuscito a mantenere un ritmo che mi ha permesso di concludere la prova in 43’20” (4’20”al km).
Gara nervosa, non sono abituato alle continue frenate e ripartenze, però con un fascino particolare dato dal fatto di correre dal primo all’ultimo metro in costante compagnia.
Lo spirito giusto per affrontare queste gare è quello di godere della corsa con la compagnia di migliaia di persone che condividono la stessa passione senza guardare troppo il cronometro, cosa del resto che riesce raramente.
Alla prossima !

domenica 20 gennaio 2008

Classifica corsa di Miguel 2008


Classifica on line (nel sito a sinistra)



Complimenti al Micio, giunto 685°, tempo 43' 21".

giovedì 17 gennaio 2008

la corsa di miguel

Un saluto a tutti blogghisti e in particolare al grande Marco, domenica penso di starci anche io alla corsa di Miguel come accompagnatore di un amico, ma "accompagnatore" in gara per aiutarlo a scendere sotto la fatidica soia dei 5' a km e quindi dovrò dargli un sostegno morale! Per quanto riguarda il sottoscritto dopo alcune sedute terapeudiche di massaggi alla schiena e un riposo forzato di circa 30 giorni, a parte i 4kg in più, va un pò meglio e martedì aiutato dal mitico Nicosia ho fatto 8500 con 300 di recupero attivo; i 500 a 2,08 e il recupero circa 1,50 tutto sommato va bene, certo riprendere è sempre dura, ma proverò a partecipare sia alla mezza di Fiumicino che alla Roma/Ostia e il 16 marzo alla maratona di Roma, vediamo come andranno le cose comunque sarà un successo terminarle allo stato attuale delle cose. Per quanto riguarda Marco ora dovresti cominciare a gareggiare sui 10000.... Per domenica sono previsti circa 4500 atleti veramente tanti per il posto dove è situata la partenza, e siccome ho partecipato alle precedenti edizioni, il mio consiglio è quello di fare molta attenzione alla partenza e soprattutto chi va dai 5 in su a km di non mettersi davanti che non serve a nulla se non a farsi male dopo ciò vi faccio un grande in bocca al lupo a chi partecipa e a tutti un arriverderci da Gianluca al prossimo post su questo blog!!

sabato 12 gennaio 2008

La corsa di Miguel

Il 20 gennaio prenderà il via la 9^ edizione della corsa di Miguel, partenza ore 10, presso lo stadio Paolo Rosi all’Acquacetosa, gara articolata su un percorso di 10 Km per quanto riguarda la “competitiva”, mentre è di 3,5 km la “non competitiva”.Miguel Benacio Sanchyez era un poeta e un maratoneta, fu sequestrato nella notte tra l’8 e il 9 gennaio 1978 in un’Argentina tristemente famosa per la dittatura e il fenomeno dei desaparecidos. Alla manifestazione sportiva saranno presenti le massime autorità del comune di Roma, e in rappresentanza di Miguel la sorella Elvira, l’ambasciatrice delle sue corse e delle sue parole. Sarà presente anche l’imprevedibile Martin Sharpies, il disabile che l’anno scorso arrivò al traguardo con una gamba sola e una protesi in mano, ai nastri di partenza anche Zibi Boniek l’ex calciatore di Juve e Roma, per la gara sono previste oltre 4500 persone.
La presenza del Micio onorerà e rappresenterà il nostro blog, ci si aspetta una grande gara da parte sua in questa che è una tappa fondamentale per prepararsi al meglio con l’appuntamento dell’anno, la maratona di Trieste.
Probabilmente sarà presente anche il sottoscritto in qualità di accompagnatore, in questo caso non mancheranno foto e video dell’evento.
Per le ultime novità e informazioni sulla corsa di Miguel cliccare qui.

mercoledì 9 gennaio 2008

Per qualcuno si avvicina la maratona di Trieste

Baldi giovani nel centro di Roma, preparano la maratona di Roma o Trieste?

sabato 5 gennaio 2008

Correre al nord.......

Innanzitutto, saluto tutti gli amici blogghisti e spero che abbiano passato delle buone feste come è capitato a me. Vi avevo lasciato con il dubbio sul correre, durante le festività, al nord per via del freddo! Ebbene, ho praticamente corso in qualsiasi posto dove mi sono trovato. A Cantù la vigilia di Natale partendo dalla casa di mia madre mi sono inoltrato nei boschi, ho attraversato tratti di "sabbie mobili" e tratti completamente ghiacciati riuscendo anche a perdermi. Dopo una quarantina di minuti sono, fortunatamente, sbucato su una strada asfaltata a circa 4 km da casa (mi è andata bene!). Il piacere di un bel bagno caldo come quando ero ragazzino è stato insuperabile (a casa mia solo docce!). A Santo Stefano ho corso a Inverigo con mio cognato e lo stare al suo passo, mi ha permesso di fare una bella chiacchierata e godermi il paesaggio brianzolo.
Via si parte ! Arrivato a Scandiano (Reggio Emilia), il tempo di salutare mio suocero e il pomeriggio seguente avevo già le scarpette ai piedi. Bellissimo allenamento, completamente pianeggiante a differenza della Brianza, e con una pista ciclabile che costeggia il fiume Tresinaro veramente invidiabile (Speriamo che a Monterotondo la ciclabile l'allunghino ancora di qualche kilometro!) alla fine ho portato a termine un medio di tutto rispetto.
Lo stare con le persone più care nei luoghi più cari, i cenoni ,i pranzi la felicità dei figli per aver ricevuto i doni, aver visto i cugini, gli zii e i nonni; tutto questo con la corsa come ciliegina sulla torta. Cosa chiedere di più a delle vacanze natalizie?!

giovedì 3 gennaio 2008